Pierre Teilhard de Chardin ha usato il termine “noosfera” per designare “il foglio di pensiero” formato dalla diffusione del gruppo zoologico umano al di sopra (e in discontinuità con) la Biosfera. La “noogenesi” si riferisce a “un aumento naturale della coscienza nell'Universo” che ha portato all'emergere della noosfera.

Pierre Teilhard de Chardin immagina un certo numero di punti di riferimento per contribuire a una noosfera di comunione: una sfera di riflessione, di invenzione consapevole e di unione tra le persone. Questo obiettivo può essere raggiunto sia a livello individuale che collettivo. In pratica, il completamento della noosfera che egli immagina mette in gioco i seguenti campi di applicazione in cui gli attori possono agire:

- antropologico (condizioni per uno sviluppo umano ottimale),

- sociologico (fraternità, legami, aiuto reciproco e benessere sociale”)

- geopolitico (cooperazione internazionale, organizzazioni internazionali, strutture internazionali, raggruppamenti geostrategici, ecc.)

- economico e finanziario (solidarietà, sostenibilità, giustizia sociale)

- religioso (tolleranza, ecumenismo, dialogo interreligioso)

- media e comunicazione (internet, reti sociali e loro regolamentazione),

- ecologico e ambientale.

La ricerca sulla noosfera può essere interessante per tutti i ricercatori e per tutte le persone di buona volontà in questi diversi campi e può contribuire a rispondere alle seguenti sfide: 

Quale contributo possiamo dare alla promozione di una maggiore unità tra gli esseri umani? Qual è il ritmo auspicabile? Quali passi sono necessari? Qual è il risultato possibile?

Parole chiave: antropologia, psicologia, sociologia, geopolitica, entropia, negentropia